Caratteristiche tecniche: come nel caso del circuit training, il cardiofitness rappresenta una metodologia di lavoro più che una vera e propria disciplina e, attraverso l’impiego di appositi attrezzi, permette un allenamento finalizzato soprattutto a migliorare gli aspetti della resistenza aerobica, l’incremento della performance cardiocircolatoria, ed il consumo energetico. Probabilmente è tra le discipline indoor che richiedono il maggior dispendio calorico. Fondamentalmente si tratta di utilizzare tutte le macchine che inducono un lavoro prettamente aerobico, come il tapis roulant, la ciclette, il vogatore ecc. in un contesto di medio lunga durata e con intensità variabile a seconda degli obiettivi e del proprio grado di allenamento.
Consigliata soprattutto a: chi desidera consumare un gran numero di calorie, e quindi indurre un efficace dimagrimento, a chi vuole migliorare i suoi parametri di resistenza aerobica, contrastare la comparsa di patologie cardiocircolatorie e metaboliche. In altri termini a chi ama sudare! Il lavoro che è possibile svolgere può raggiungere anche elevati gradi di intensità, e contribuisce a tenere alto il metabolismo corporeo.
Rischi o limiti connessi alla sua pratica: i principali limiti di questa attività consistono nel rischio di trasformare il proprio corpo in modo tale che risulti talmente asciutto da apparire quasi sciupato. Ovviamente è una situazione estrema di chi pratica intensamente il cardiofitness. Sarebbe in ogni caso indicato associare un lavoro con i sovraccarichi, per migliorare parzialmente il trofismo muscolare con i relativi vantaggi di natura estetica e funzionale. I rischi sono connessi ad attività svolte da soggetti in significativo sovrappeso o con difficoltà cardiocircolatorie. In entrambi i casi ci si espone a pericoli per le articolazioni e per il cuore, si suggerisce un approccio particolarmente soft e graduale.
Il contenuto di questa pagina è tratto dal volume:
Fitness Motivazionale: incrementare e fidelizzare i clienti attraverso la motivazione
