Yoga

Caratteristiche tecniche: l’idea comune a chi non pratica lo yoga è che sia una disciplina finalizzata al completo rilassamento, quasi che la sua pratica non preveda altro che respiri profondi, occhi chiusi, e muscoli rilassati. Nella realtà dei fatti praticare yoga richiede un impegno fisico non indifferente, sia dal punto di vista della forza muscolare che della mobilità articolare. Di conseguenza proprio questi due aspetti sono quelli che subiranno i più ampi miglioramenti dalla pratica della disciplina. Lo yoga rientra poi nel gruppo delle attività denominate body & mind, vale a dire discipline che non solo impegnano il corpo ma coinvolgono anche la mente. L’acquisizione di una maggiore consapevolezza corporea, maggiore consapevolezza del proprio respiro, della propria fisicità e della propria postura, sono tutti elementi esaltati. Esistono varie forme e stili nella pratica dello yoga, il cui principale elemento di differenziazione è rappresentato dalla durata delle posizioni, dalla loro complessità e velocità esecutiva, dal’incremento della precisione e dal peso del respiro. Tra le forme più comuni e diffuse citiamo senza dubbio l’hatha yoga, ananda marga yoga, astanga yoga (detto anche power yoga), bikram yoga, kripalu yoga, sivananda yoga.

Note: Tanto per lo yoga che per il Pilates, sia la voglia di innovare e sperimentare, sia il marketing che ruota attorno a discipline che esercitano un certo fascino e quindi un buon seguito, hanno determinato la nascita di una serie di varianti, non tutte degne di nota e non tutte realmente collegate alla disciplina base cui si ispirano.

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Consigliata soprattutto a: chi è attratto dalle discipline che implicano un forte coinvolgimento sotto il profilo emotivo, chi desidera allenare i parametri di forza e mobilità articolare in modo certamente diverso e coinvolgente, chi è diffidente rispetto al reale impegno fisico richiesto dalla pratica della disciplina, chiunque voglia mettere alla prova i propri limiti e le proprie potenzialità.

Rischi o limiti connessi alla sua pratica: è certamente una disciplina dal bassissimo impatto sul fronte dei rischi connessi alla sua pratica, non è pertanto tra le attività che possono essere sconsigliate, a meno che non si intenda rapportarsi con forme particolarmente intense, come il bikram yoga, che prevede tra l’altro l’esecuzione in ambiente riscaldato ed ha più elevato grado di complessità e gravosità dell’impegno fisico. Tra i limiti è possibile segnalare un consumo calorico certamente non elevato, soprattutto se rapportato ad attività classiche, ed una scarsa o minima attivazione sul fronte della resistenza aerobica e dei conseguenti vantaggi sul piano cardiocircolatorio.

Il contenuto di questa pagina è tratto dal volume:

Fitness Motivazionale: incrementare e fidelizzare i clienti attraverso la motivazione