Madri competitive, figlie ammalate?

Quando si parla di disturbi del comportamento alimentare, molto poco si citano alcune delle cause che negli ultimi anno sono statisticamente aumentate.

Tra queste certamente il fenomeno della competizione madre-figlia, che non ha eguali (perlomeno in termini di frequenza) con i decenni passati, e che molto deve all’uso dei social network e dalla voglia di protagonismo.

Se sino a qualche decennio fa gli ambiti e le platee verso cui rivolgersi erano nettamente distinte tra generazioni, ora genitori e figli sgomitano per i medesimi like.

La relazione tra madre e figlia in particolare, è una delle più influenti nello sviluppo psicologico delle ragazze. Tuttavia, in alcuni casi, la competizione materna verso le figlie può avere effetti deleteri, contribuendo significativamente allo sviluppo di disturbi del comportamento alimentare (DCA) nelle giovani.

Tale competizione può innescare una serie di processi negativi:

1 – Interiorizzazione delle norme di bellezza: le madri enfatizzano l’importanza dell’aspetto fisico, portando le ragazze a interiorizzare standard estetici irrealistici. La distorsione tra aspettative e realtà può aumentare il rischio di sviluppare DCA come anoressia nervosa, bulimia nervosa e disturbo da alimentazione incontrollata.

2 – Modelli distorti: le madri che mostrano comportamenti alimentari disfunzionali e una preoccupazione ossessiva per il peso corporeo fungono da modelli negativi. Le figlie, osservando e imitandone i comportamenti, hanno maggiore propensione a sviluppare atteggiamenti simili verso il cibo e il proprio corpo.

3 – Riduzione dell’autostima: La competizione materna può ridurre l’autostima delle figlie. Commenti critici e confronti costanti possono far sentire le ragazze inadeguate, aumentando la vulnerabilità ai DCA come meccanismo di coping per cercare di ottenere un senso di controllo e valore personale.

Le cause della competizione materna possono essere multifattoriali e includono:

Invidia e Insicurezza: Alcune madri possono sentirsi minacciate dalla giovinezza e dall’aspetto fisico delle loro figlie, innescando sentimenti avversi. 

Proiezione di desideri irrealizzati: Le madri possono proiettare sulle figlie i loro desideri e ambizioni irrealizzate, cercando di vivere attraverso di loro, inducendole ad abbracciare determinati standard, con conseguente aumento dello stress e del rischio di DCA per le figlie.

L’eccessivo controllo dell’aspetto fisico da parte delle madri può determinare quindi l’insorgenza di disturbi alimentari nelle figlie attraverso vari meccanismi.

Sorveglianza e critica costante: Madri che controllano rigorosamente la dieta e l’aspetto fisico delle figlie inducendo una preoccupazione eccessiva per il peso e le forme corporee. Questo può porta a comportamenti alimentari disordinati nel tentativo di non deludere le aspettative materne.

L’insistenza sulla perfezione estetica può contribuire ad una distorsione dell’immagine corporea nelle figlie. Le ragazze sviluppano una percezione negativa e distorta del proprio corpo, sentendosi costantemente insoddisfatte con le logiche conseguenze.

Se un tempo il rischio era prevalentemente nei modelli esterni, ora si rischia di portarlo tra le mura domestiche. E mentre i modelli esterni sono spesso ferocemente (e in parte giustamente) criticati, nessuno sembra mai citare il ruolo della famiglia. Che in questa breve descrizione analizza solo uno dei tanti scenari disfunzionali (assieme a quello di impiegare, esibire ed esaltare i risultati dei figli, per lenire la frustrazione dei propri fallimenti).

Post Correlati

Ancora nessun commento, fai sentire la tua voce!


Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *