Ma alla fine… perchè hanno chiuso le palestre?

Ho aspettato qualche ora prima di dire anche io la mia, non che qualcuno ne sentisse la mancanza ovviamente. La situazione sanitaria è grave, chi afferma il contrario o è troppo sciocco o troppo in malafede, o entrambe. Ma era davvero necessario chiudere le palestre? A mio avviso vi erano 3 possibili opzioni:

Opzione 1 – Uno Stato caratterizzato da politici illuminati e cittadini responsabili. In questo caso si sarebbe potuto evitare del tutto di intervenire, le persone si sarebbero autolimitate nei comportamenti, avrebbero adottato ogni possibile misura preventiva (non solo in palestra ovviamente), e la politica sarebbe subito intervenuta per sopperire alle perdite, sostenere i singoli e le imprese, rendere più efficienti trasporti, ospedali, scuole.
In questo caso le palestre sarebbero rimaste aperte.

Opzione 2 – Uno Stato caratterizzato da politici illuminati e cittadini poco responsabili. In questo caso lo Stato sarebbe intervenuto semplicemente per far rispettare le regole che i cittadini in autonomia avessero provato a non rispettare. Gente in strada senza mascherina? Una multa seria, eventualmente immediatamente e forzosamente prelevata dallo stipendio o dal conto corrente. Un ristorante o una palestra o altra attività colte in fallo? Sigilli, chiusura per un mese, multa salatissima.
Anche in questo caso le palestre sarebbero rimaste aperte.

Opzione 3 – Uno Stato caratterizzato da politici cialtroni, attenti più ai like e al consenso immediato che ad una visione di medio e lungo termine, che dicono tutto e il contrario di tutto, che fomentano gli animi, che parlano di cose che non conoscono, che con rare eccezioni non hanno mai lavorato né lavoreranno. Un popolo incapace di fare i conti con le proprie responsabilità, che fin dalle elementari si è ritrovato l’alibi per la sua incapacità sottoforma di: “è bravo ma non si applica”, che non paga mai davvero per le sue azioni, che si ingegna non per migliorare ma per fingere un divorzio e percepire il doppio reddito di cittadinanza lavorando in nero, che condivide solo le parole dei medici  di cui apprezza la visione (anche se si tratta visionari millantatori), che finge di morire di fame a maggio, ma non si lascia scappare le ferie d’agosto in Grecia, che la mascherina la mette sotto al mento, sotto al naso, ovunque pur non di non indossarla come si deve, che condivide follie antivacciniste e parla di dittatura (pur senza avere idea di cosa sia).
Ecco in questo caso le palestre purtroppo vengono chiuse. E non vengono chiuse perché questo genera un vantaggio in termini di contenimento del contagio, ma perché una politica cialtrona non valuterà mai le ricadute a lungo termine di uno stile di vita, dal momento che non si preoccupa neppure del livello culturale in cui versa il Paese.  

La buona notizia è che il covid lo supereremo, ma non sarà semplice e mieterà ulteriori vittime, soprattutto tra coloro che qualche pirla ha deciso siano sacrificabili per età e condizioni di salute. Ma resteremo uno Stato in cui una Politica cialtrona, eletta dal popolo che le somiglia, sarà pronta a inciampare al prossimo ostacolo. Ma tanto noi simm o paese do sole, simm o paese do mare… e delle palestre chiuse.

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