
Mentre questa mattina scopro che il mio libro “A scuola di fitness” è al 4° posto dei titoli più venduti sul principale store italiano (IBS.it) mi viene in mente una riflessione di qualche tempo fa.
Ciascun allenamento è come un libro, non basta mettere parole a caso per scriverne uno, pur essendo composto proprio da parole, così come non basta fare esercizi a caso per realizzare un allenamento.
Parole, frasi, punteggiatura, capoversi, capitoli e regole grammaticali sono fondamentali per ottenere un buon libro e, se ci mettiamo il talento, otterremo un best seller. Ripetizioni, serie, pause, esercizi e macrocicli creano un buon allenamento e, se ci mettiamo la genetica, otterremo un campione.
In entrambi i casi occorrerà rispettare delle regole, che siano quelle della grammatica o quelle della metodologia dell’allenamento, e occorrerà anche decidere che libro scrivere (un romanzo, delle fiabe, un manuale…) così come occorrerà decidere il risultato che si intende ottenere dall’allenamento per scegliere la programmazione migliore.
Più o meno tutti conoscono delle parole, magari anche belle frasi, ma metterle assieme per ottenere un buon libro è cosa diversa. Anche gli esercizi li conoscono tutti, ma programmare un buon allenamento è un’altra storia.
Infine tutti quelli che libri non ne hanno mai letti sono convinti di saperne scrivere uno, mentre quelli che ne hanno scritti per davvero, cercano sempre di migliorarsi leggendone altri. Allo stesso modo, chi poco si allena, e meno conosce, avrà sempre la convinzione di saper insegnare agli altri come si fa, mentre i veri campioni non smetterebbero mai di imparare.

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