Quando arriva il Rimini Wellness è come la messa della vigilia di Natale, non importa quanto tu sia credente, comunque ci devi andare!
E anche quest’anno, malgrado in misura ridotta, non ha deluso. Già nel parcheggio assolato scorgo una coppia, lui supertirato, grosso come una zampogna (per restare in tema natalizio), più abbronzato dello juventino Idris quando era a “quelli che il calcio…” (vi ho sbloccato un ricordo eh), solo che… era in mutande! In mutande diretto verso l’ingresso della fiera, con la fidanzata (poveretta) che diceva
– Amore forse non è il caso di entrare così!
Non è il caso?! Povera ingenua, dopo essersi iGNettato ogni siero sperimentale viaggiato nel colon retto di qualche spacciatore Magrebino, aver preso tutti i diuretici della nonna, essersi disidratato come la sabbia del Sahara… ora anche le mosche del parcheggio di Rimini Sud lo devono vedere. Che tra poco arrivano le piogge e tocca coprirsi col maglione con lo scollo a V, catena al collo, trifacciale e sopracciglia ad ali di fagiano!
Poi ci sono quelli per i quali è evidente sia la loro prima volta. Che un tempo era altra cosa (la prima volta), poi vuoi la legge Merlin, vuoi i social, ci si accontenta di Rimini. Arrivano col cappellino in testa messo al contrario, un sorriso che neppure Will Smith nel Principe di Bel-Air, raggianti a bordo del Dacia Duster a GPL pagato a rate col codice sconto per gli integratori.
Quelli sotto i 30 anni che conoscono bene il giro li riconosci invece dallo sguardo incazzato, non importa cosa accada, devono sembrare truci, perché loro non vanno in fiera, vanno fieri! Occhi socchiusi, canotta della Gold’s Gym originale di San Giuseppe Vesuviano, digrignano i denti quando vedono un loro simile a distanza, ma non si tratta di ostilità, è l’equivalente dello sfanalare dei motociclisti che si salutano a distanza. Che poi… hai meno di 30 anni, il fisico, la salute (ancora per poco) ma per cosa mai sarai incazzato?
Il meglio naturalmente sono le fitness model presso me stessa, Belen fuori Tina Cipollari sottopelle. Levigate a mano dall’amica estetista in casa, vanno in giro poco più che in perizoma, e fanno sempre la loro PORCA figura! Da sole valgono il prezzo del parcheggio, che in fiera costa quasi di più di un sacchetto di caldarroste in piazza Duomo a Milano.
Qua e là stand di attrezzi, integratori, palchi e musica a palla. Ma non è mica per questi che si va a Rimini, siamo seri.
Perché il Rimini Wellness non è la fiera che ci meritiamo, ma è quella di cui abbiamo bisogno e viceversa.
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