
La scoperta è di quelle che fanno tremare i polsi, da anni ormai si rincorre il sospetto di un complotto milionario dietro il business delle case farmaceutiche pronte a speculare sulla salute dei cittadini. La cosa sorprendente è che l’incontro (con tanto di prove che non lasciano dubbi) è avvenuto quasi per caso in un ristorante della provincia bolognese.
Ero seduto per il pranzo, come spesso mi capita di fare, e mentre aspettavo di ordinare osservo una coppia seduta al tavolo di fronte, apparentemente persone normali, sui 50 anni, ben vestite e visibilmente in sovrappeso.
Non immaginavo neppure cosa stesse per accadere. Le vedo ordinare compiaciute un antipasto di ciccioli e formaggi e per primo una porzione abbondante di gramigna (un formato di pasta tipico di queste zone) con ragù di maiale. Terminato l’antipasto arriva in tavola il primo e uno dei due chiede dell’olio che versa sulla pasta per arricchire il già grasso condimento. Terminato il piatto, accompagnato con un primo cesto di pane, arriva il secondo. Salsiccia di suino alla griglia, nuovo passaggio abbondante di olio come condimento, e giù con un secondo cesto di pane, ad accompagnare il tutto un bel litro di lambrusco della casa.
Cosa c’entra tutto questo vi starete chiedendo? Apparentemente nulla! Ma qui viene il bello, vedo sopraggiungere nuovamente il cameriere che chiede con un sorriso se gradiscono del tiramisù fresco preparato da loro. La coppia si guarda, la donna afferra 2 piccole scatole e indicandole a entrambi gli uomini esclama:
“Meglio di no, abbiamo fatto le analisi da poco e il medico ci ha detto di non esagerare, oggi facciamo i bravi, portaci SOLO due caffè!”.
Il cameriere si allontana, la donna estrae due compresse, ne porge una all’uomo e l’altra la tiene per se. Mandano giù con po’ d’acqua e sorridono compiaciuti.
Da questa storia assolutamente vera ecco “l’illuminazione”, tutti preoccupati a cercare chissà quale complotto, quale bizzarra e occulta strategia per alimentare (è proprio il caso di dirlo) il mercato del farmaco, ma la verità è che non c’è alcun bisogno di farlo, non serve trovare poteri forti e occulti meccanismi, dietro la rovina di ciascuno molto spesso si nasconde solo l’incapacità di darsi una regolata!
Fin tanto cercheremo una compressa che possa risolvere i problemi, e proveremo a “limitarci” a tavola per “accontentare” il parere del medico o per rendere temporaneamente favorevoli degli esami clinici, gli unici a complottare contro il proprio stato di salute saremo noi stessi, Big Pharma non dovrà muovere un dito per aumentare il fatturato, siamo in grado di rovinarci da soli!
Ecco chi c’è veramente dietro questo complotto, la pigrizia di ciascuno nel non voler cambiare il proprio stile di vita.
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